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Quasi tutte le organizzazioni usano la tecnologia a supporto del business. Negli ultimi tempi si riscontrano seri problemi per via della tecnologia e la protezione dei sistemi diventa un argomento prioritario. Si sente spesso parlare delle esperienze negative che vivono le aziende durante le interruzioni dovute ad allagamenti, incendi, fulminazioni, tempeste, terremoti, impatti di automobili e altri eventi sfavorevoli.
La ISO IEC 27001 specifica che il sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni deve essere progettato in funzione del contesto del business complessivo dell’organizzazione e dei rischi che questa si trova ad affrontare. La norma indirizza la protezione delle informazioni a supporto del business in termini di Riservatezza, Integrità e Disponibilità (RID).
Gli esperti di security concordano nel dire che è molto importante la conoscenza profonda di queste tre caratteristiche.
È necessario pertanto chiedersi: con quale frequenza fare il backup e che tipo di approccio per il backup dovrebbe essere applicato?
Le risposte dipendono dall’importanza dei dati da salvare, dalla quantità degli stessi e dalla durata del processo di backup.
Esistono tre tipi di backup: full, incrementale e differenziale.
Full backup: tutti i dati vengono salvati; il tempo di backup è abbastanza lungo, in quanto si tratta di salvare tutti i dati e resetta i bit dell’archivio.
Backup incrementale: vengono salvati solo i dati modificati; è più veloce rispetto al backup differenziale, in quanto i dati da salvare sono quelli modificati dall’ultimo backup; impiega più tempo per il rispristino rispetto al differenziale e resetta i bit dell’archivio.
Backup differenziale: viene effettuato un backup parziale, conserva i dati salvando solo la differenza tra i dati dall’ultimo full backup; è meno veloce rispetto all’incrementale, in quanto i dati da salvare sono tutti i dati dall’ultimo full backup; impiega meno tempo per il rispristino dei dati rispetto all’incrementale e non resetta i bit dell’archivio.
Per capire la differenza tra i vari tipi di backup, supponiamo alcuni scenari reali. È necessario pertanto seguire lo schema qui sotto.
Backup | Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabaro | Domenica |
Full | X | ||||||
Incrementale |
X | X | X | Crash |
Backup | Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabaro | Domenica |
Full | X | ||||||
Differenziale |
X | X | X | Crash |
Prendiamo i considerazione i seguenti scenari:
Backup Incrementale: si è deciso di fare il full backup ogni venerdì sera alle 20.00 e l’incrementale ogni giorno (Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì alle 20.00). Supponiamo di avere un crash del sistema alle 05.00 del mattino di Giovedì. In questo caso per il ripristino abbiamo bisogno del full backup di venerdì e di tutti gli incrementali (Lunedì, Martedì, Mercoledì). Ecco perché il backup incrementale dura molto di più per il ripristino, perché hai da installare il full e gli incrementali di tre giorni.
Backup differenziale: si è deciso di fare il full backup ogni venerdì sera alle 20.00 e i differenziali ogni giorno (Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì alle 20.00). Supponiamo di avere un crash del sistema alle 05.00 del mattino di Giovedì. In questo caso per il ripristino abbiamo bisogno del full backup di venerdì e del backup differenziale di mercoledì. Ecco perché il backup differenziale dura molto meno per il ripristino, perché hai da installare il full e il differenziale di mercoledì.
Il fatto di avere un crash del sistema è una cosa che può succedere e succede spesso. L’esperienza insegna che questo tipo di incidente non può essere previsto e bisogna essere pronti ad affrontarlo con efficienza impiegando meno tempo possibile per il ripristino (disaster recovery) e perdendo meno dati possibile.
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